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Bollo auto nel contratto di noleggio a lungo termine cosa è cambiato e perché.

Inutile negarlo: la notizia non è di quelle banali. Dal 01 gennaio del 2020 le società di noleggio non sono più intestatarie del pagamento del bollo auto, ma lo diventano gli utilizzatori. Ma niente allarmismo: in questa news vi spieghiamo cosa cambia per gli utilizzatori e perché questo non determina la fine della formula “Tutto incluso”, di cui noi di Rentall andiamo fieri da sempre.

Bollo auto noleggio lungo termine: come funzionava prima del nuovo decreto

Il noleggio lungo termine è da sempre caratterizzato dalla formula di mobilità all inclusive. Infatti, affidandosi a questa formula, si ottiene non solo un’auto nuova in uso per la durata del contratto di noleggio, ma un servizio professionale e strutturato che include in un unico canone assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione bollo, assistenza stradale e consulente dedicato.

Ma se è così comodo avere tutti i servizi inclusi, perché mai è stata presa la decisione di spostare la responsabilità del pagamento bollo auto dalle società di noleggio agli utilizzatori? Ve lo spieghiamo.

A che cosa è dovuto il cambiamento della modalità di pagamento del bollo auto nel noleggio lungo termine dal 2020?

Partiamo dalla definizione di bollo auto: il bollo auto è una tassa regionale collegata alla proprietà di un veicolo, come risultante dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Ogni proprietario, quindi, è tenuto a pagare il bollo per ogni auto che possiede, versando l’importo alla regione in cui il veicolo risulta essere iscritto al PRA.

Ma cosa succede nel caso di noleggio auto a lungo termine? Dato che il veicolo non è di proprietà dell’utilizzatore, ma rimane intestata alla società di noleggio, la società stessa si occupa del pagamento del bollo auto, versandolo però nella regione dove essa è registrata.

Come risultato, i contributi sono stati versati finora in una Regione o Provincia autonoma, ma con la maggior parte delle vetture che circolavano in tutt’altra. Proprio per risolvere questo problema ed eliminare gli effetti della discutibile concorrenza fiscale sul bollo tra le Regioni e le Province autonome, lo Stato è intervenuto con un decreto per spostare l’onere del pagamento del bollo auto all’utilizzatore (Cliente). In tal modo il pagamento del bollo avviene in favore della Regione (o Provincia Autonoma) in cui ha la sede legale l’azienda utilizzatrice (in caso di partita iva) o la residenza (in caso di cliente privato).

Questa manovra finanziaria è ufficializzata dal Dl n. 124 del 26 ottobre 2019, convertito dalla legge n. 157 del 19 dicembre 2019.

Cosa cambia per gli utilizzatori

Nonostante questo cambiamento, che sembra così significativo a primo impatto, le società di noleggio lungo termine non vogliono rinunciare al concetto della formula “Tutto incluso”, continuando pertanto ad occuparsi della gestione del bollo. Infatti, è stabilito nell’art. 7, comma 1, della legge n. 99 del 23 luglio 2009 che il noleggiatore può pagare la tassa di proprietà per conto del cliente.

Dal 1° gennaio 2020, la quota relativa al bollo, dove dovuta, viene stornata dal canone di noleggio mensile e verrà ri-addebitata in una o più rate durante l’anno, a seconda della politica contrattuale della società di noleggio. In sostanza non cambia nulla, se non che il bollo annuale non sarà più incluso nel canone servizi suddiviso in 12 rate come prima.

Una differenza economica potrebbe riguardare l’importo del bollo: spostando la competenza nella Regione di residenza, infatti, la tassazione varia a seconda delle disposizioni regionali: potrebbe pertanto essere necessario adeguare l’importo della tassa alla nuova normativa territoriale (sia per eccesso, ma anche per difetto).

Per approfondire l’argomento, contattaci per una consulenza!

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